SPACCIATORE DI NOCI (LO)
15,00 €
Una distopia alimentare, una storia di ribellione, la satira di ogni estremismo.«Il libro risaliva a prima del Grande Editto, quando gli esseri umani erano animali sanguinari che mangiavano altri esseri viventi, come le prugne e le carote. Tra quelle pagine c'erano foto inimmaginabili: coltelli che facevano a pezzi baby peperoncini, acini d'uva scuoiati vivi, cipolline opalescenti annegate nell'aceto… Il nonno gli consentiva di guardare le figure, e gli sussurrava all'orecchio le ricette delle conserve. Così, mentre a scuola William imparava canzoni sulla fratellanza tipo Arancia io, arancio tu, davanti ai suoi occhi scorrevano le immagini truculenti di vasetti di marmellate proibite.»
William vive con il nonno Omero nell'unica casa non intelligente del quartiere: niente domotica, ma porte che ruotano sui cardini, libri di carta e un oggetto proibitissimo: un ricettario! Sì, perché dalla proclamazione del Grande Editto atti di crudele cannibalismo come cogliere, tagliare o, per carità, mangiare pesche, melanzane, fragole, pomodori sono non solo vietati per legge, ma ritenuti veri e propri comportamenti abominevoli: i vegetali hanno pari dignità di persone e animali. I Dodici, attraverso il tempio della Grande Pesca e i funerali rituali dei frutti defunti, tengono sotto controllo la popolazione, e William non può certo rivelare che conosce a memoria testi sadici come le ricette per preparare confetture, o che il profumo dei pomodori che vengono cremati gli provoca una forte acquolina. Ma le cose cambiano quando il nonno Omero decide che è arrivato il momento di far assaggiare per la prima volta al nipote una pera. Una pera viva. E di aprirgli gli occhi sul mondo. Età di lettura: da 10 anni.